Società Benefit e B-Corp
Un nuovo modo di fare impresa
Le Società Benefit e le B-Corp sono entrambe delle tipologie di aziende che hanno posto al centro del loro modo di fare impresa un nuovo paradigma di business. Esse, infatti, perseguono i proprio obiettivi economici insieme alla generazione di un impatto positivo per l’ambiente e per la società, tramite l’integrazione di una strategia sostenibile di lungo termine.
Partendo da questo elemento in comune, parliamo di due realtà diverse, che sono però complementari tra loro.
COS’E’ LA SOCIETA’ BENEFIT?
Nel 2010 il Maryland è il primo stato degli Stati Uniti d’America a riconoscere la qualifica di Società Benefit, e, nel 2016, con la legge di stabilità, art. 1, commi da 376 a 384 (legge 28 dicembre 2015, n.208) l’Italia è il primo paese fuori dagli USA a implementare tale attributo per le aziende. Da allora le Società Benefit sembrano aver trovato terreno fertile in Italia, e, ad oggi, si contano più di 2.000 imprese ibride.
La Società Benefit quindi è una qualifica giuridica d’impresa che certifica il perseguimento del duplice scopo, ovvero, oltre quello di profitto, anche quello di produrre un impatto positivo sulla società e sul Pianeta. A tal fine è necessario compiere una modifica allo statuto della società, includendo il beneficio comune al suo interno, garantendo così una maggior tutela della visione valoriale a fronte di cambi di leadership, generazionali o il subentro di nuovi investitori.
COME DIVENTARE SOCIETA’ BENEFIT
1. Individuazione del purpose
Il Consiglio di Amministrazione pone la sostenibilità come tema centrale della proposizione di valore dell’impresa, indicando con chiarezza il contributo positivo che l’azienda vuole perseguire.
2. Impostazione della governance
Individuare i temi rilevanti da considerare poi nella definizione del piano strategico, così come nel processo produttivo, nel controllo di rischio, nei programmi di formazione e nella comunicazione.
3. Esecuzione delle strategie di sostenibilità
L’AD e il management eseguendo le strategie, fanno in modo che:
• I temi rilevanti individuati siano integrati nella gestione ordinaria e straordinaria
• Ogni funzione aziendale garantisca il presidio dei propri temi e stakeholders (possibilmente con responsabilità, obiettivi e premi definiti)
• L’identità e la cultura aziendale si trasformino assorbendo i principi di sostenibilità
4. Misurazione e rendicontazione
• Individuare i KPI più rilevanti per i temi individuati. Monitorarli e riportarli.
• Stesura annuale della relazione d’impatto
LE B CORP
La certificazione B-Corp è nata nel 2007 negli USA per opera dell’organizzazione non governativa B-Lab, che ha creato un sistema di valutazione basato su tre principi fondamentali: la valutazione delle performance ambientali, la responsabilità legale e la trasparenza pubblica.
Un’azienda B-Corp (Benefit Corporation) viene certificata tale una volta che ha superato con successo il BIA (Benefit Impact Assesment) sviluppato dall’organizzazione non governativa B Lab. Tale questionario misura le performance di un’impresa dal punto di vista degli impatti economici, sociali ed ambientali.
Attualmente il BIA è uno degli standard di misurazione di impatto più diffuso al mondo, adottato da oltre 300.000 aziende in 71 paesi. Di queste, circa 6.000 hanno raggiunto un punteggio sufficiente alla certificazione B Corp, in Italia hanno da poco superato le 200.
COME DIVENTARE B-CORP
1. Compilare il B Impact Assesment
Il raggiungimento del punteggio minimo per la certificazione (80 su 200) non è scontato, infatti solo il 2% delle aziende che intraprendono il BIA riescono a concluderlo con successo. Per la compilazione del BIA sono richiesti diversi dati ed informazione aziendali, e la loro raccolta spesso richiede preparazione e tempo.
Le 5 aree in cui è articolate il questionario sono:
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GOVERNANCE: riguarda la gestione e amministrazione, il codice etico, la trasparenza delle informazioni, il coinvolgimento degli stakeholder, ecc.
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LAVORATORI: tipologie contrattuale, remunerazioni, welfare, assistenza sanitaria, sviluppo professionale, informazione e coinvolgimento, ecc.
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COMUNITA': rapporto con la diversità, fornitori e clienti a livello locale, donazioni e altre forme di aiuto alla comunità locale, ecc.
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AMBIENTE: utilizzo di materie prime, emissioni di CO2, emissioni in aria, nell’acqua, gestione rifiuti, biodiversità, gestione trasporti, ecc.
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CLIENTI: forme di informazione e coinvolgimento nella gestione aziendale, impatto dei propri prodotti/servizi
2. Stabilire e attuare obiettivi di miglioramento
La compilazione del BIA è utile da almeno due punti di vista. Da un lato, per verificare l’impatto attuale della propria azienda e dall’altro, per identificare le aree critiche di possibile miglioramento. Esso consente inoltre di definire un obiettivo in relazione alla domanda a stabilire anche una scadenza.
3. Richiedere la certificazione al B Lab
Come anticipato, per ottenere la certificazione è necessario aver raggiunto il punteggio minimo di 80 (su 200), ma sarebbe meglio eccedere un attimo il punteggio, poiché non è inusuale che, in fase di revisione, non si riescano a portare dimostrazioni sufficienti per tutti gli elementi della auto valutazione svolta, quindi qualche punto potrebbe venir sottratto.
Detto ciò, il processo di certificazione prevede:
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Inoltro della valutazione a B-Lab
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Fase degli accertamenti dell’azienda richiedente
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Fase della valutazione delle risposte e informazioni fornite tramite il BIA
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Fase della revisione svolta direttamente tramite call
4. Ottenere la certificazione
L’azienda sottoscrive il B Corp Agreement & Declaration of Interdependence, paga la prima quota annuale, che varia da 500€ a 50.000€ in base al fatturato annuale dell’azienda, e può iniziare ad utilizzare legittimamente il marchio “B Corp” nelle sue comunicazioni. La certificazione dura tre anni, in prossimità dello scadere dei quali per mantenerla occorre richiedere il rinnovo.